Franca Mancinelli

Franca Mancinelli is a poet whose presence on the Italian poetry scene grows with each year. She can be experienced at a number of poetry events throughout Italy and in the several books of poetry that she has had published. "I was born between the hills and the Adriatic Sea, in Fano," she writes. She lives in Bologna now, sensing her poems, her personal intimations. We bring excerpts from her first two works, in Italian, English and Danish. see www.francamancinelli.com



Poems from Mala Kruna and Pasta Madre


From Mala Kruna


23

the constructions tumbling down all at once
the wave entering the green swimsuit
when I stood up, I knew
what happens to a woman

afterwards, the sun descended the spiral
like hardened salt does
like the other dead shells

le construzioni subito crollavano,
l'onda entrava nel costume verde.
Quando mi alzai sapevo
cos'accade a una donna

dopo il sole è sceso nelle spire
come di sale solidificato
e altri gusci morti.


24

and another day breaks apart, crashing
on the threshold without tears

all the things I don't bring forth -
time getting stuck, like a broken seed

I curl up now, a brown piece of kelp,
the gleaming salt, some distance from the line

e un altro giorno si frantuma, torna
lo schianto sullo scoglio senza pianto,

Tutte cose che no nascono da me,
tempo conficcato come un seme rotto.

Ora rannicchio, sono un'alga bruna
il brillare di sale, distante dalla linea


25

before words become molten wax,
our hands call to each other:
a prehistoric language
like a deaf stone, like a cloudburst.
I ask you a question and you reply
to something else, the unyielding
palm of my hand is so close to
the precipice

then my chin on your shoulder, our ears
on each others, noses
in opposite directions

prima che parole siano cera calda
sono le mani a chiamarsi:
una lingua preistorica
come le pietra sorda come lo scroscio.
Domando e un'altra cosa rispondi
tanto è viciono il palmo
saldo, sul precipizio

poi il mento sulla tua spalla, le orecchie
una sull'altra, i nasi opposti


29

An estuary at night, your arms
are the branches of an oak
a bottomless sieve
a bright pebble
a dissolving grain
of earth

I was always here
where life began
watching these things
moving within your eyes

nella notte un estuario le tue braccia
sono rami di quercia
setaccio senza fondo
sasso chiaro che precipita
un granulo di terra che si scioglie

sono sempre stata qui
al'inizio della vita
guardando queste cose
muoversi nei tuoi occhi


36

Here, where every word is a broken branch,
a tree of music on the lip of the sea

what festering wound we are together,
at a distance

only parched saliva, my crushed heart,
but if my eyes were to rest in your eyes
every blood-knot would turn into a bow

qua dove ogni parole è ramo rotto
albero di musica in riva al mare

quale piaga insieme siamo
distanti

solo saliva arsa, pesto petto,
ma se gli occhi appoggiasero ai tuoi occhi
ogni nodo al sangue sarebbe fiocco.



From Pasta Madre

73

A spoon within slumber, my body
ladling-in the night. Swarms
entombed in my chest, rise up
extending their wings. How many
of these tiny creatures move about
within us, crossing our hearts,
lingering on the curve of my
hips, among the branches of my
ribs, how many would really not like
to be us, embroiled as we are in
the contours of being
human.

ske henslumret, kroppen
samler nat. Sværme begravet
i brystet letter, udfolder
vinger. Hvor mange dyr er på træk
passerer gennem vores hjerte, gør ophold
i hoftens krumning, mellem ribbens
grenværk, hvor mange ville ønske
at de ikke var os
at de ikke var viklet ind i
en menneskelig kontur.


cucchiaio nel sonno, il corpo
reccoglie la notte. Si alzano sciami
sepolti nel petto, stendono
ali. Quanti animali migrano in noi
passandoci il cuore, sostando
nella piega dell'anca, tra i rami
delle costole, quanti
vorrebbero non essere noi,
non restare impigliati tra i nostri
contorni di umani.


75

a gunshot
and you breathe again. Snout
to the ground, no blood
spilled. Things regarded
through the corner of a collapsing
eye, while the other eye is already
submerged, and everything
seems to slowly vanish. The trees
bend to one side,
losing their voices in every
leaf that learns from the birds,
flying then for the briefest
moment

et geværskud
og du ånder igen. Et ansigt mod jorden,
ublodigt.
Ting ses ud af
en øjenkrog kommer i skred
mens den anden allerede er druknet,
og alt forsvinder. Træerne
lægger sig til en side
mister stemmen i hvert et blad
der lærer af fuglen
og flyver i et nu.


un colpo di fucile
e torni a respirare. Muso a terra,
senza sangue sparso.
Cose guardate con la coda
di un occhio che frana
mentre l'altro è già sommerso, e tutto
si allontana. Gli alberi
si piegano su un fianco
perdono la voce in ogni foglia
che impara dagli uccelli
e per pochi istanti vola.


76

far og mor faldne
frugter klamrende sig til mig
kunne de ikke fordærves
mens jeg nøgen lærte
at løfte himlen
på ryggen som en fugl
lod marker og huse synke.
Det blå vender tilbage
for at dække jorden. I næbbet
gemmer jeg erindringen om
det frø de har været.

padre e madre caduti
frutti che non potevano
marcirmi attaccati
mentre nudo imparavo
a reggere il cielo
come un uccello sul dorso, lasciando
campi e case affondare.
L’azzurro torna
a coprire la terra. Trattengo
nel becco il ricordo,
il seme che sono stati.


80

malerierne er atter nomader
strømmer som lysende glimt
over vægge hvor en rytme hamrer
mod usikre søm,
og du som siden tidligt i morges
har stået på en stol
for at finde den nøjagtige vinkel
det punkt hvor vi kan hænge.

sono tornati nomadi i quadri
scorrono come lampi rotti
sulle pareti dove un ritmo batte
chiodi insicuri,
e tu dalle mattina presto
in piedi sulla sedia
a cercare l’angolatura esatta
il punto a cui restiamo appesi.


83

her afsiges ingen dom
der skæres tænder
halsen pakket ind
i hændernes varme, ærbødigt
følges pligten som tegner
en dør på muren.

qui non c’è pronuncia
si serrano i denti
il collo avvolto
nel caldo delle mani, obbedienti
al dovere che disegna
nel muro una porta.


85

ad fortove og ad skinner
på få linjer en eksistens
omsat til sitrende versaler.
Hun vil altid skrive
behersker ikke det talte sprog
hendes tunge er gennemboret som en mønt.

per marciapiedi e treni
in poche righe un’esistenza
tradotta in stampatello tremolante.
Scriverà sempre
perché non sa parlare
ha la lingua bucata come un soldo.


91

ikke længere afstøbninger i gips
vi forlader vores ansigter sprækker
i et mosbegroet smil

vil huset dyppet i vand
langsomt som en pose uden indhold
stige og svulme op

e non saremo più calchi di gesso
usciremo dai volti, crepando
in un sorriso di muschio

allora la casa colma
d’acqua lentamente
salirà gonfiandosi
come un sacchetto vuoto.


120

I return into the deeply
blue and beneficent body
of a Sunday morning, fraternal
to others without hair and eyes, silent
as being in the corridors of a working day
with other shadows beside me.
But in this clarity of saliva,
chlorine and seed, we all
abandon our protective bark, gesture
after gesture we children enter the
church with holy water.

torno a immergermi nel corpo
azzurro e buono di una domenica
mattina, fraterna ad altri
senza capelli e occhi, muti
come in un giorno di lavoro
per corridoi
con altre ombre accanto.
Ma in questo chiaro di saliva
cloro e seme, abbandonata ognuno
la sua scorza, gesto dopo gesto entriamo
bambini con un segno d'acqua in chiesa.



© Franca Mancinelli. English translations: Gordon Walmsley; Danish translations: Eva Botofte.



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